Evasori, arriva il “grande fratello” che controllerà conti, carte e acquisti

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Entro fine mese le banche trasmetteranno i dati all’Agenzia delle entrate, che potrà redigere le “liste selettive” di contribuenti da monitorare
empi duri per gli evasori. Il fisco avrà presto a disposizione tutti i dati finanziari dei contribuenti. Già fissate le date entro cui banche e intermediari finanziari dovranno fornire i numeri all’Archivio dei Rapporti, la grande banca dati utilizzata per gli incroci fiscali. Il 28 febbraio la prima scadenza su movimentazioni di conti correnti, depositi, fondi pensione, derivati, cartedi credito, acquisti di rilievo, cassette di sicurezza.
Al riguardo, c’è un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate Rossella Orlandi. Entro il 28 febbraio dovranno essere comunicati i dati 2013, entro il 29 maggio quelli del 2014. Poi, a partire dal 2016, dovranno arrivare le informazioni relative all’anno precedente, da consegnare entro il 15 febbraio.

Nasce la superbanca dati – Va così a regime la “super banca dati”, che sarà alimentata dalle informazioni dei rapporti finanziari dei contribuenti italiani. Banche, Poste, Assicurazioni, Sim e tutti gli intermediari finanziari saranno chiamati ad alimentarla con dati aggiornati. Nulla sfugge all’archivio, che però è blindato secondo regole di sicurezza e privacy: conti correnti, depositi, ma anche contratti derivati, fondi pensioni, ricariche telefoniche, carte di credito e acquisti di oro e preziosi.

Come funziona il meccanismo – In particolare gli intermediari devono inviare il codice identificativo del rapporto, il saldo di inizio e fine anno, l’importo totale dei movimenti attivi e passivi dell’anno. E il fisco utilizzerà questi dati per creare “liste selettive” di contribuenti sui quali accendere un faro, ma anche per effettuare con maggiore velocità i controlli fiscali risalendo alle “posizioni” finanziarie per i singoli contribuenti.

Al momento, le comunicazioni, mensili e annuali, viaggiano su un doppio binario: mensilmente tramite Entratel e Fisconline, annualmente tramite Sid (il nuovo Sistema di interscambio dati). Dal 21016 tutto viaggerà tramite Sid. Il provvedimento appena preso specifica inoltre che, con il nuovo sistema, le segnalazioni mensili conterranno anche il codice univoco del rapporto oltre alle informazioni del tipo e natura e dei soggetti collegati.

Calendario di scadenze e invio dati – E’ stato poi elaborato il calendario degli invii, confermando i termini per le informazioni mensili, ma prevedendo che, per i dati annuali, gli operatori hanno tempo fino al 28 febbraio per l’invio di quelli relativi al 2013 e fino al 29 maggio 2015 per quelli relativi al 2014. A regime, la comunicazione andrà effettuata, tramite il Sid e un unico tracciato, entro il 15 febbraio dell’anno successivo a quello cui si riferiscono le informazioni.

Sono inoltre state stabilite le regole da osservare in caso di operazioni straordinarie, scissioni totali e cessioni del ramo finanziario o di azienda; cessazione attività senza confluenza in un altro operatore finanziario; procedure concorsuali o di liquidazione volontaria.

Ad avere accesso alla mega banca dati saranno comunque solo pochissimi funzionari, una ventina: le eventuali anomalie non potranno dare il via ad accertamenti, ma potranno servire a corroborare eventuali sospetti. Non però a far scattare un’indagine.

Tratto da www. tgcom24.mediaset.it

Soldi in Svizzera, la lista dei maxi-evasori: ci sono anche 7mila italiani

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“Le Monde” pubblica l’inchiesta “Swissleaks”. Nel lungo elenco anche il re del Marocco, Mohamed VI, e l’attore americano John Malkovich
Un’inchiesta “spettacolare e inedita”, con “cifre che danno il capogiro”, scrive “Le Monde” anticipando il contenuto della prima parte di un’indagine che i suoi specialisti hanno compiuto tra Parigi, Washington, Bruxelles e Ginevra, sulle tracce di un vasto sistema di evasione fiscale accettato e incoraggiato dalla banca britannica HSBC, secondo gruppo bancario mondiale, attraverso la sua filiale svizzera HSBC Private Bank.

Gli italiani coinvolti – Nelle liste si trovano fra l’altro trafficanti d’armi e di stupefacenti, finanziatori di organizzazioni terroristiche, uomini politici, star dello show business, campioni dello sport o famosi industriali. Tutti desiderosi di celare al fisco i loro averi. In questo intento, sarebbero stati “incoraggiati” dal comitato esecutivo di HSBC a nascondere meglio il loro denaro al riparo di strutture offshore, in genere con base a Panama o nelle isole Vergini britanniche. Secondo quanto scrive “L’Espresso”, nel lungo elenco ci sarebbero anche 7mila cittadini italiani. Tra i più noti lo stilista Valentino Garavani, l’imprenditore Flavio Briatore e il pilota Valentino Rossi.

Star di Hollywood e re – Il quotidiano afferma di esser venuto in possesso di dati bancari su scala mondiale relativi al biennio 2005-2007, che dimostrano una gigantesca frode su scala internazionale. Fra i vip interessati, l’attore francese Gad Elmaleh, compagno di Charlotte, figlia di Carolina di Monaco, il re del Marocco, Mohamed VI, e l’attore americano John Malkovich. Vacillano, secondo il giornale francese che nell’ambito di un consorzio condivide l’inchiesta con una sessantina di media internazionali, i vertici bancari di mezzo mondo.

Nella lista oltre 100mila nomi – Almeno 180,6 miliardi di euro sarebbero transitati, a Ginevra, sui conti HSBC di oltre 100mila clienti e di 20mila società offshore, fra il 9 novembre 2006 e il 31 marzo 2007. Un periodo corrispondente a quello della “lista Falciani”, l’archivio dell’informatico francese che fornì al fisco i dati su migliaia di evasori rubati al suo datore di lavoro. Oltre 5,7 miliardi sarebbero stati dissimulati da HSBC in paradisi fiscali soltanto per conto di clienti francesi.

Secondo quanto riportato da Repubblica, della “lista Falciani” farebbero parte, tra gli altri, anche Abdullah II, re di Giordania, Tina Turner, Phil Collins, Joan Collins, Elle MacPherson e Fernando Alonso
Tratto da www. tgcom24.mediaset.it