Anziano muore in barella dopo operazione

Bus in scarpata: 5 i bimbi ricoverati nel Santobono a Napoli

Tre giorni fa all’ospedale Cardarelli Napoli: aveva 68 anni
Un uomo di 68 anni, Francesco D.M., reduce da un intervento chirurgico, è deceduto la notte tra giovedì e venerdì scorsi nell’ospedale Cardarelli di Napoli, dopo essere stato sistemato su una barella nel padiglione emergenze del nosocomio partenopeo.
Lo rende noto il quotidiano La Repubblica. In piena notte le condizioni di salute dell’anziano, operato con successo, sono peggiorate fino al decesso. In ospedale era giunto 8 giorni fa per una frattura al femore.

La procura di Napoli ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio. Al momento non vi sono iscrizioni nel registro degli indagati. Venerdì sarà conferito l’incarico ai consulenti del pm che dovranno eseguire l’autopsia. E’ probabile che nella circostanza saranno emessi avvisi di garanzia.

Tratto da www. ansa.it

Trapianto di bacino, è il primo al mondo

TAV: RABBIA FRA NO TAV E ANTAGONISTI DAVANTI A CTO DI TORINO

Al Cto di Torino su 18enne con osteosarcoma inoperabile Un paziente oncologico di 18 anni, affetto da osteosarcoma del bacino inoperabile, è stato sottoposto al trapianto dell’emibacino. Per la prima volta al mondo, all’ospedale Cto di Torino, gli è stato impiantato un emibacino in titanio costruito in America con rivestimenti in tantalio, materiale che si integra con le ossa umane, con misure perfette prese da un calco ricavato dalla Tac del paziente. L’intervento è durato quasi 12 ore ed è tecnicamente riuscito.

Il paziente, appena diciottenne della provincia di Torino, era affetto da circa un anno da osteosarcoma del bacino. Considerato da tutti inoperabile, aveva risposto abbastanza bene a ben 16 cicli di chemioterapia nel reparto di Oncoematologia, diretto dalla dottoressa Franca Fagioli, dell’ospedale Regina Margherita. Nel frattempo i chirurghi ortopedici dell’ospedale Cto hanno fatto costruire negli Stati Uniti un emibacino in titanio con rivestimenti in tantalio, materiale che si integra con le ossa umane, con misure perfette prese da un calco ricavato dalla Tac del paziente.

Nell’intervento, sono stati rimossi dal dottor Raimondo Piana (responsabile Chirurgia oncologica ortopedica del CTO) l’emibacino destro e l’anca colpiti dall’osteosarcoma e successivamente sostituiti e ricostruiti con la protesi in titanio e tantalio dal professor Alessandro Massè (Direttore Clinica universitaria ortopedica CTO). La parte anestesiologica è stata seguita dal dottor Maurizio Berardino (Direttore di Anestesia e Rianimazione del CTO). Ora il paziente è ricoverato in terapia intensiva ed è già stato estubato e svegliato in mattinata. Nel pomeriggio verrà trasferito nel reparto di Chirurgia oncologica. Tratto da www. ansa.it