Quando il commando, probabilmente composto da 4 persone, si è reso conto di non avere più scampo, si è fatto esplodere
Uomini armati hanno ucciso 3 guardie di sicurezza libiche e 5 stranieri all’hotel Corinthia di Tripoli. Un tweet diffuso da un gruppo affiliato all’Isis comunica che l’obiettivo erano “diplomatici esteri”. I terroristi avrebbero in un primo momento sequestrato alcuni ostaggi, poi liberati. Tutti gli italiani ospiti dell’albergo sarebbero illesi. I terroristi, probabilmente 4, dopo essersi resi conto di non avere più scampo, si sono fatti esplodere.
Il premier del governo parallelo libico obiettivo dell’attacco- L’Hotel Corinthia ospita il premier del governo parallelo libico autoproclamatosi a Tripoli, Omar Al Hassi. E secondo fonti maltesi, sarebbe stato proprio il premier l’obiettivo del commando che, dopo aver fatto esplodere un’autobomba nel parcheggio, è entrato sparando nella lobby dell’albergo. Hassi però è riuscito a sfuggire all’agguato, scappando dal retro dell’hotel.
Mogherini: riprovevole atto terrorismo – “L’attacco all’hotel Corinthia è un altro atto riprovevole di terrorismo che porta un duro colpo agli sforzi per portare pace e stabilità in Libia”. Questo il commento a caldo dell’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. “L’Ue esprime solidarietà alle vittime e alle loro famiglie – prosegue – e sostiene fermamente gli sforzi dell’Onu per portare una soluzione politica basata sul rispetto e sul dialogo. Non si deve permettere a tali attacchi di minare il processo politico”.
Gentiloni:”Tentativo di boicottare negoziati” – “L’attentato all’hotel di Tripoli è un tentativo di boicottare, danneggiare e influenzare negativamente gli sforzi in corso a Ginevra per riconciliare le parti in conflitto in Libia”. Così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a Rabat: si tratta di “un ulteriore sintomo della pericolosità della situazione nella regione”.
La Farnesina e i servizi di intelligence “stanno monitorando in queste ore le condizioni di sicurezza a Tripoli”, ha quindi spiegato Gentiloni, a proposito dell’ambasciata italiana nella capitale libica. “Teniamo costantemente la situazione sotto controllo”, ha aggiunto.
Tratto da www. tgcom24.mediaset.it