Addio a Monica Scattini, si spegne il sorriso della commedia italiana

MONICA SCATTINI

L’attrice è morta a Roma dopo una lunga malattia. Aveva 59 anni
E’ morta in un ospedale romano, dopo una lunga malattia, l’attrice Monica Scattini. Figlia del regista Luigi Scattini, aveva 59 anni. Nella sua carriera tanto cinema e tv. Utilizzata prevalentemente in commedie, la ricordiamo anche in alcuni “cinepanettoni” e nel programma satirico “La tv delle ragazze” di Serena Dandini.

Tratto da www. tgcom24.mediaset.it

Tenta di evirare ragazzo conosciuto in discoteca, arrestata

 

Internet:Napolitano,grande risorsa ma giovani stiano attenti

Accusata lesioni gravissime, piantonata all’ospedale di Udine

E’ stata arrestata nella notte e piantonata dalla Polizia nel reparto di psichiatria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, la donna, 31 anni di origini brasiliane, che ieri pomeriggio a Udine ha tentato di evirare un ragazzo di qualche anno più giovane conosciuto in discoteca, a cui aveva dato appuntamento nella sua abitazione. E’ accusata di lesioni personali gravissime. Il ragazzo è ancora ricoverato in ospedale, dopo l’intervento chirurgico cui è stato sottoposto a seguito della parziale amputazione subita. La Squadra Mobile di Udine, che coordina le indagini sull’accaduto, potrebbe tornare a sentirlo già in serata.
Tratto da www. ansa.it

Quirinale, domani il giuramento di Mattarella come presidente della Repubblica

mattarella

Domani Capo dello Stato giura in Parlamento, poi si insedia
Vigilia importante per Sergio Mattarella, eletto sabato scorso presidente della Repubblica. Dopo una domenica fra l’altro caratterizzata da contatti con i suoi due predecessori, il presidente lavora al discorso di insediamento che pronuncerà in Parlamento in occasione del suo giuramento: tanta Italia, con i bisogni e le speranze dei cittadini, e poi lo sprone sulle riforme per far crescere il Paese.

Soddisfatto il premier Renzi: “Sarà arbitro imparziale che non deve dare ragione a uno o all’altro ma rispettare la Costituzione”, dice di lui. Stasera la camera di consiglio della Consulta: i giudici si riuniranno per la comunicazione delle dimissioni del collega-presidente. Domani comincia il settennato Mattarella.

Silvio Berlusconi parteciperà domani alla cerimonia di insediamento al Quirinale del neo Presidente Sergio Mattarella. Lo confermano fondi di Fi. Il cerimoniale della Presidenza della Repubblica ha previsto infatti la presenza alla cerimonia delle alte cariche dello Stato e dei leader e segretario delle forze politiche.

La cancelliera Angela Merkel “è lieta del fatto che sia stato eletto per questo incarico un politico molto stimato e di così alta esperienza”. Lo ha detto la portavoce di Angela Merkel, Christiane Wirtz, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa a Berlino su Sergio Mattarella.

La Corte costituzionale si riunirà stasera alle 19 in camera di consiglio: non si tratterà di una riunione giurisdizionale, cioè non sarà discussa alcuna causa. I giudici si riuniranno unicamente per la comunicazione delle dimissione da parte di Sergio Mattarella che domani presterà giuramento come presidente della Repubblica.

A Renzi “diciamo che non siamo abituati a fare né siamo nati per fare i cespugli”, ha ribadito Maurizio Lupi interpellato al Pirellone. “Non siamo attaccati alle poltrone – ha aggiunto parlando di Ncd – ma neanche abituati a fare i tappettini. I ‘cespugli’ hanno permesso con responsablità la nascita dei governi Letta e Renzi”.
Tratto da www. ansa.it

Mediaset, liberazione anticipata per Berlusconi

Berlusconi, Alfano to agree president candidates

45 giorni in meno di affidamento ai servizi sociali
Il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata di 45 giorni a Silvio Berlusconi nell’ambito dell’affidamento in prova ai servizi sociali di un anno che sta scontando per via della condanna definitiva per il caso Mediaset. Da quanto è stato riferito è stata accolta l’istanza del leader di FI.

Il fine pena per Silvio Berlusconi, secondo i calcoli, dovrebbe essere l’8 marzo. Il leader di Forza Italia infatti avrebbe dovuto concludere l’affidamento in prova ai servizi sociali, con tanto di attività di volontariato nel centro di anziani alle porte di Milano, il prossimo 23 aprile. E detraendo da questa data i 45 giorni di liberazione anticipata concessa, finirà il suo iter il prossimo 8 marzo.

Il provvedimento con cui il giudice Crosti ha accolto la richiesta presentata il 7 gennaio da Berlusconi, è stato depositato questa mattina. Ora l’ufficio esecuzione della procura, che aveva dato parere negativo alla richiesta, deve notificare un nuovo atto con cui si comunica al leader di FI che, per via della liberazione anticipata, il fine pena secondo il ricalcolo sarà il prossimo 8 marzo. Poi il Tribunale di sorveglianza fisserà un’udienza per dichiarare l’estinzione della pena.

Dopo l’episodio di Napoli, in cui chiamato a testimoniare al processo a carico di Lavitola aveva attaccato ancora una volta i giudici, Silvio Berlusconi si è sempre comportato in modo corretto. E’ questo in sintesi il parere del giudice della Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti che oggi ha concesso la liberazione anticipata all’ex premier. Il provvedimento, per il quale il leader di Forza Italia finirà di espiare la pena il prossimo 8 marzo, si basa anche sulle relazioni positive dei servizi sociali e dei carabinieri.

L’estinzione della pena per Silvio Berlusconi, prevista per l’8 marzo, non cancellerà gli effetti della legge Severino e quindi il leader di Forza Italia rimarrà incandidabile per sei anni e cioè fino al novembre 2019. E’ quanto spiegano in ambienti giudiziari precisando però che il leader di Forza Italia – il quale si è rivolto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo lamentando una presunta illegittimità della sentenza Mediaset – può sempre giocare la carta della “riabilitazione”, prevista dalla stessa legge Severino, che, se concessa, può consentirgli di anticipare di circa un anno il suo rientro in politica.
Tratto da www. ansa.it

La madre di Loris ‘lucida assassina dall’elevata capacità criminale’

 

Loris: Davide Stival incontra moglie in prigione Agrigento

Tribunale del riesame nelle motivazioni sulla conferma dell’arresto della donna per l’omicidio del figlio
Veronica Panarello, ha “una capacità elaborativa di una pronta strategia manipolatoria” e una “insospettabile tenuta psicologica” che supportano “il giudizio di elevatissima capacità criminale”. Lo scrive Tribunale del riesame nelle motivazioni sulla conferma dell’arresto della donna per l’omicidio del figlio.

“Con agghiacciante indifferenza – si legge – ha agito da lucidissima assassina manifestando una pronta reazione al delitto di cui si è resa responsabile” con la “volontà di organizzare l’apparente rapimento del figlio Loris”. Veronica Panarello – si legge ancora ha tenuto una “sconcertante glacialità nell’ordire la simulazione di un rapimento a scopo sessuale”, una “impressionante determinazione nel liberarsi del cadavere del figlio, scaraventandolo nel canalone” per “lucidamente occultare le prove del crimine”.

Mamma ha simulato rapimento sessuale – Veronica Panarello ha tenuto una “sconcertante glacialità nell’ordire la simulazione di un rapimento a scopo sessuale”, una “impressionante determinazione nel liberarsi del cadavere del figlio, scaraventandolo nel canalone” per “lucidamente occultare le prove del crimine”.

Da mamma evidente rischio inquinamento prove – “E’ evidente il rischio di inquinamento probatorio per la necessità di preservare le indagini dal concreto rischio di contaminazione di cui l’indagata potrebbe rendersi artefice”. Lo scrive il Tribunale del riesame di Catania a conclusione delle 109 pagine delle motivazioni con cui, il 3 gennaio scorso, ha confermato gli arresti in carcere per Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso il figlio Loris di 8 anni, il 29 novembre scorso a Santa Croce Camerina, nel Ragusano.

Per mamma c’è rischio di recidivanza – Per Veronica Panarello “sussiste il rischio di recidivanza” perché ha dimostrato un'”odiosissima crudeltà e assenza di pietà” nel delitto con “una totale incapacità di controllo della furia omicidiaria”.

Tratto da www. ansa.it

“Isola dei Famosi”, al lavoro per la ricostruzione

isola dei famosi

Il sole è tornato a splendere sull’arcipelago di Cayo Cochinos: tutto è pronto per la prima puntata di lunedì 2 febbraio in prima serata su Canale 5
La quiete dopo la tempesta tropicale. Sull’arcipelago di Cayo Cochinos è tornato a splendere il sole. E si lavora senza sosta per ricostruire a tempo record tutte le strutture. Sulla spiaggia infatti non è rimasto nulla. Intanto i 12 naufraghi si godono il riposo in un resort a 5 stelle, prima di patire la fame. Insomma, tutto è pronto per la prima puntata di lunedì 2 febbraio in prima serata su Canale 5.
Pare che Funny Neguesha passi tutto il tempo in piscina, mentre Catherine Spaak continua a minacciare quotidianamente di tornare in Italia, finora i compagni di viaggio – che stanno approfittando di questa settimana per conoscersi meglio – sono riusciti a convincerla a rimanere. Dall’Honduras arrivano notizie molto positive sul meteo. La tempesta si sta allontanando e per la prima puntata è previsto sole con venti moderati e mare calmo

Tratto da www. tgcom24.mediaset.it

“Massimo Di Cataldo non picchiò la compagna”: il cantante scagionato

di cataldo

Il pm ha smontato la veridicità delle immagini delle percosse di Anna Laura Millacci: forse erano false, chiesta l’archiviazione
La fine di un incubo. E la rabbia. Tanta. Massimo Di Cataldo è stato scagionato dalle accuse di maltrattamenti che gli aveva mosso l’ex compagna Anna Laura Millacci, la quale aveva pubblicato su Facebook alcune foto con il volto tumefatto a causa delle percosse che lei sosteneva di aver subìto dal cantautore. Al quale rinfacciava anche di averle provocato un aborto, accusa da cui Di Cataldo era già stato prosciolto. Adesso svanisce anche l’accusa di maltrattamenti perché la Procura non avrebbe trovato compatibilità tra le tracce del sangue sul volto della Millacci e le percosse descritte. Inevitabile, quindi, la richiesta di archiviazione.
Tratto da www. tgcom24.mediaset.it

Ilva, dichiarato lo stato d’insolvenza

ilva

La decisione del tribunale fallimentare di Milano. Per i giudici, l’azienda ha un indebitamento di quasi 3 miliardi di euro

16:11 – Il tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza dell’Ilva di Taranto, nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria. Come giudice delegato per la procedura stessa è stata nominata Caterina Macchi. Si apre quindi il capitolo finale per la tormentata azienda siderurgica, ormai destinata al fallimento.
Indebitamento di quasi 3 miliardi – L’azienda “presenta un indebitamento complessivo pari a 2.913.282.000 euro”, scrivono i giudici nella sentenza.

Mancano materie prime, stop alcuni impianti – Intanto a rendere ancora più complicata una situazione non facile, è arrivato l’annuncio dell’Ilva ai sindacati metalmeccanici di fermare alcuni impianti a causa del mancato rifornimento delle materie prime provocato anche dalla protesta degli autotrasportatori. “L’azienda – dice Vincenzo Castronuovo della Fim Cisl di Taranto – ha precisato che la situazione potrebbe cambiare in caso di ripartenza degli approvvigionamenti”.

Tratto da www. tgcom24.mediaset.it

Elena Ceste, Gip: “Movente è l’odio” “Per il marito era da raddrizzare”

marito ceste

Michele Buoninconti, secondo il giudice, riteneva che la moglie fosse una “madre inadeguata”, nonché “una donna infedele e inaffidabile”. Emerge poi che sarebbe stata uccisa per asfissia sul letto coniugale
Il movente dell’omicidio di Elena Ceste da parte del marito “va ricercato nell’odio maturato nel tempo”. Lo scrive il Gip Giacomo Marson, del tribunale di Asti, nell’ordinanza di custodia cautelare per Michele Buoninconti. L’uomo, secondo il giudice, riteneva che Elena “fosse una moglie e una madre inadeguata”, nonché “una donna infedele e inaffidabile, dedita a coltivare rapporti virtuali con il computer e, quindi, da raddrizzare”.
“Indizi contro il marito numerosi e pregnanti” – “Tutti gli elementi raccolti nel corso delle indagini” indicano “Michele Boninconti come l’autore delle gravissime condotte che gli vengono attribuite”, aggiunge il Gip sottolineando che ciò emerge “in maniera dirompente”. Ma non solo: gli indizi nei confronti dell’uomo, scrive ancora il Gip “non sono soltanto numerosi, ma anche particolarmente pregnanti”.

“Ha messo in piedi un castello di menzogne” – Michele Boninconti ha messo in piedi un “castello di menzogne” e ha posto in essere “vani tentativi di depistaggio” per allontanare da se il sospetto di aver ucciso la moglie, aggiunge il Gip di Torino sottolineando che “la condotta dell’indagato dimostra che la scomparsa ed il successivo ritrovamento del cadavere non sono stati il frutto di accadimenti accidentali né di scelte estreme volontariamente intraprese” dalla donna, “ma sono ascrivibili ad un evento del tutto estraneo alla sua sfera di dominio”.

“Ha condizionato i figli per depistare le indagini” – Inoltre Michele Buoninconti si è comportato in modo da “condizionare i propri figli” per depistare le indagini “offrendo un modello familiare diverso dal reale”. Il giudice parla di “metodo sottilmente intimidatorio”.

“Elena Ceste uccisa per asfissia su letto coniugale” – Secondo il Gip, la donna è stata uccisa nel letto coniugale, “sorpresa e assassinata dal marito” dopo essersi occupata “della propria igiene personale” e prima ancora di potersi rivestire. Il giudice ritiene che l’omicidio sia “ragionevolmente avvenuto per asfissia”.

“Corpo denudato e poi gettato nel fiume” – Subito dopo esser stata uccisa Elena Ceste fu “denudata” e gettata nel Rio Mersa. “Il mancato rinvenimento di brandelli di tessuto, bottoni, fibbie – afferma il giudice alla luce delle perizie effettuate – evidenzia che la persona offesa non poteva indossare alcun tipo di abito nel momento in cui il suo corpo è stato immerso nel rigagnolo”. Inoltre, prosegue, al momento dell’allontanamento “la vittima non portava certamente gli occhiali, che sono stati rinvenuti nella medesima abitazione e che pure le erano indispensabili in quanto presentava un rilevante deficit visivo”.
Tratto da www. tgcom24.mediaset.it

Yara, il perito: “Il Dna del killer non coincide con quello di Bossetti”

yara-gambirasio

E’ quanto emerge dalla relazione del consulente della Procura Previderè
La notizia aprirebbe nuovi scenari nell’inchiesta sull’omicidio della giovane, avvenuto il 26 novembre del 2010 a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. Anche perché questo esame, inoltre, non sarebbe ripetibile.

Sebbene vi sia una corrispondenza chiara riguardo il Dna cellulare, lo stesso non si può quindi dire per il Dna mitocondriale. Un colpo alla tesi colpevolista, tanto che gli avvocati di Bossetti starebbero preparando una nuova istanza di scarcerazione in attesa della prossima udienza, in programma in Cassazione il prossimo 25 febbraio.

La precedente istanza fu rigettata dal Tribunale del Riesame di Brescia proprio per la presenza del Dna dell’imputato sul luogo del ritrovamente del corpo di Yara.

La difesa: “Scarcerare Bossetti” – “Bossetti dovrebbe essere subito scarcerato”. E’ quanto dichiara il difensore dell’uomo, Claudio Salvagni, dopo le ultime perizie.
Tratto da www. tgcom24.mediaset.it